Tina Modotti, nata ad Udine nel 1896, fu attrice di cinema e teatro in California ma soprattutto fotografa nel Messico post-rivoluzionario degli anni venti. Una donna eclettica con una vita personale travagliata, piena di luci ed ombre, fino alla morte, avvenuta in circostanze sospette, a soli 46 anni a Città del Messico. La mostra che verrà inaugurata domani al “Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri” di Verona, ripercorre tutta la breve ma intensa vita dell’artista passando dal teatro, al cinema per arrivare al periodo nel quale svolse la sua attività di fotografa. E anche come fotografa la Modotti, dotata di un carattere ed un’intraprendenza non comuni per una donna dell’epoca, riuscì ad emergere formandosi prima come ritrattista nello studio del fotografo Edward Weston a Città del Messico e poi, come attivista politica, diventò la fotografa ufficiale del “Movimento Muralista” messicano. Nel dicembre del 1929 una sua mostra venne pubblicizzata come “La prima mostra fotografica rivoluzionaria in Messico”.
Tina Modotti amava descriversi così: “Sempre, quando le parole “arte” e “artistico” vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi sento in disaccordo… Mi considero una fotografa, niente di più. Se le mie foto si differenziano da ciò che viene fatto di solito in questo campo, è precisamente perché io cerco di produrre non arte, ma oneste fotografie, senza distorsioni o manipolazioni.”
Quando: dal 29 Novembre 2014 all’8 Marzo 2015
Dove: Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
Cortile del Tribunale – Verona
Costo: intero € 7,00
ridotto € 5,00
ridotto scuole e ragazzi (8 – 13 anni) € 1,00
Orari: da Martedì a Domenica dalle 10 alle 19
Lunedì chiuso.
Aperture straordinarie il 26 Dicembre,
il 1° Gennaio (dalle 14.30) e il 6 Gennaio 2015